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Assessore subito
No tatticismi

ASCOLI - Dopo le dimissioni di Michela Fortuna, è scattata la caccia al posto che si è liberato in giunta. Il sindaco Guido Castelli chiede tempo. Serve una persona capace e di alto profilo
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di Franco De Marco

Chi sarà il nuovo assessore comunale all’innovazione di Ascoli in sostituzione di Michela Fortuna in Galeati che ha annunciato le dimissioni per motivi strettamente personali legati a famiglia e lavoro? Di nomi ne circolano tanti e magari in mezzo c’è proprio quello che alla fine sarà premiato. Il sindaco Guido Castelli chiede tempo. A parole dice di non avere fretta e che ci vuole pensare bene. Evidentemente vuole smorzare qualche “bollore” all’interno della sua maggioranza e  qualche aspettativa che è tornata a farsi sentire. Magari pensa ad una nomina anche in funzione del dopo di lui quando non sarà più primo cittadino e tenterà un’altra carriera politica. Ci permettiamo di dare un consiglio al sindaco. Faccia la nomina  prima che può considerando naturalmente anche i tempi tecnici visto che Michela Fortuna ancora non ha formalizzato le sue dimissioni perché vuole portare a conclusione alcune pratiche amministrative avviate. Non è giusto che la città subisca penalizzazioni a causa dei tatticismi di bottega e che la squadra giochi con un uomo (anzi donna) in meno. Soprattutto il sindaco scelga una persona capace e in grado di offrire realmente un contributo di idee e di operatività a favore della comunità tutta. Una scelta che sia anche di aiuto allo stesso primo cittadino nel senso che lo sgravi anche un po’ nel suo lavoro quotidiano.

Insomma che sia una nomina essenzialmente operativa e non politica per accontentare questa o quella parte all’interno della sua maggioranza. Non è un mistero che in un settore magari di più (se non totalmente), in un altro di meno, il primo cittadino ha in questi anni accentrato molto ma molto e spesso i contributi, gli impegni e le responsabilità  dei suoi assessori siano rimasti un po’ “sacrificati”. La città non ha bisogno di un assessore bella statuina. Ascoli, colpa della crisi e colpa del terremoto, sta vivendo un periodo storico tra i più difficili della sua storia in assoluto. Al di là delle graduatorie sulla qualità della vita, contraddittorie e anche paradossali nello stesso tempo, è sotto gli occhi di tutti la drammatica mancanza di lavoro e di una prospettiva economica e culturale in grado di fornire almeno la speranza di una ripresa alle nuove generazioni. Ecco allora che, più che mai, serve un assessore capace e di alto profilo, e non un contentino insignificante, solo per riempire un buco, per concludere la legislatura nel miglior modo possibile.

 


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1 commento

  1. 1
    Francesco Ameli il 6 Dicembre 2017 alle 14:08

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