di Claudio Felicetti
Miasmi a Villa Sant’Antonio, la Provincia si muove. Con una diffida firmata dalla dirigente del Settore Ambiente Luigina Amurri, martedì scorso Palazzo San Filippo ha messo Piceno Consind davanti alle proprie responsabilità obbligando l’ente proprietario a realizzare entro 60 giorni interventi tesi a far cessare le emissioni puzzolenti provenienti dal depuratore consortile di Campolungo gestito dalla Picena Depur. Intanto, si allarga a macchia d’olio (anche sui social) la protesta del comitato “Aria pulita”, che ha anche programmato un’assemblea pubblica per mercoledì 21 nel teatrino parrocchiale della popolosa frazione della Vallata. In vista nuove iniziative volte a mettere con le spalle al muro le istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica e ai controlli ambientali.
Con l’atto-diffida, la Provincia obbliga il Consind alla “realizzazione di adeguate coperture dei pozzetti in cui si riversano i reflui da trattare”, e “alla chiusura e pulizia dell’attuale vasca di equalizzazione 2” dell’impianto. L’ente consortile dovrà comunicare in anticipo la data di inizio e quella della fine dei lavori. Inoltre, Piceno Consind dovrà “installare un apposito campionatore in ingresso all’impianto di depurazione per il prelievo del refluo in ingresso da mantenere a disposizione delle autorità di controllo e di installare entro 60 giorni una stazione meteo climatica che consenta la registrazione e conservazione dei dati”. Infine, la Provincia chiede all’Arpam di effettuare oltre ai controlli periodici all’impianto anche “prelievi e analisi del refluo in ingresso all’impianto e controlli delle acque reflue e dei sedimenti della vasca Eq2”.
L’atto è stato inviato anche ai Comuni di Ascoli e Castel di Lama, all’Asur e alla Forestale dei Carabinieri.
Lenzuola alle finestre contro la puzza: clamorosa protesta a Villa Sant’Antonio (Tutte le foto)
Il tavolo sulla puzza a Villa Sant’Antonio disertato da Comuni, Arpam e Consind
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