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Nessuno tocchi il lupo
Ma gli allevatori verranno risarciti

DOPO GLI ULTIMI AVVISTAMENTI a Comunanza e dintorni la Regione ha chiesto e ottenuto i fondi necessari ad indennizzare chi ha subito danni dalle predazioni. La vicepresidente Casini: «Copriranno il 100% delle perdite. Ricordiamoci che si tratta di un animale protetto che non ha mai attaccato l'uomo»
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di Maria Nerina Galiè 

La convivenza tra l’uomo ed il lupo da sempre ispira miti e leggende. Ha fatto proliferare la letteratura di tutti i tempi e, nei giorni più vicini a noi, ha dato parecchio da pensare a legislatori ed associazioni. Di fatto questo splendido animale vive nei boschi di tutta Italia ed è tutelato da severe leggi internazionali dalla quali non si può prescindere. Nemmeno se ce lo ritroviamo nel cortile di casa. E’ quanto riferisce in sintesi la vicepresidente della Regione Marche ed assessore all’agricoltura Anna Casini, sentita sull’argomento. «I lupi non sono pericolosi – spiega – non si ha notizia di attacchi all’uomo come invece è accaduto con i cinghiali, che per di più fanno danni alle coltivazioni e sono causa di numerosi incidenti stradali. Parliamo poi di una specie protetta, non c’è norma attuale che permette un’azione drastica come l’abbattimento». E nessuno la auspica. Né la Casini né, si spera, altri rappresentanti di istituzioni o organizzazioni varie.

Si tratta, però, pur sempre animali selvaggi che ultimamente non si fanno scrupolo ad uscire dal loro habitat naturale. Fanno strage di pecore nelle campagne, ma si avvicinano sempre più spesso anche alle abitazioni, fatto che desta non poca preoccupazione per l’incolumità delle persone e degli animali domestici e da cortile. Basti vedere il caso dell’uomo che a Gabbiano, frazione di Comunanza, si è trovato di fronte due lupi a 100 metri da casa, lungo la strada asfaltata (leggi l’articolo) e, spaventato, si è rivolto alle autorità. Ma sono avvistati anche a Lago, altra frazione comunanzese, e a Casa Tasso di Amandola, accanto ad una abitazione che si trova lungo la strada statale. Nemmeno i fungaioli sono del tutto tranquilli. E’ vero che sono loro ad invadere il territorio del re dei boschi, che però prima si considerava schivo e numericamente raro. E forse pure meno affamato.

Anna Casini (Foto Vagnoni)

Al momento però le misure che si stanno adottando vertono sul fronte delle numerose predazioni alle greggi. La Regione Marche ha chiesto ed ottenuto dall’Unione Europea i fondi necessari ad indennizzare gli allevatori marchigiani che hanno subito danni dai lupi. «Un sostegno diretto -continua la Casini- che coprirà il 100% delle perdite subite, superando le limitazioni imposte dalla legislazione comunitaria in termini di aiuti di Stato. Del pacchetto inoltre fanno parte 3 milioni di euro da distribuire attraverso un bando Prs (Programma di sviluppo rurale) finalizzato alla protezione dalle predazioni degli allevamenti al pascolo».
Le regioni italiane più colpite dal fenomeno sono la Toscana ed il Veneto. Quest’ultima recentemente si è pronunciata a favore delle “Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori”, un progetto di legge sostenuto dalle associazioni di allevatori e che prevede, in sostanza, l’abbattimento del lupo. Ma lo ha fatto più a scopo provocatorio nei confronti del Governo centrale che negli intenti, come riportano le principali testate giornalistiche venete.

 

 


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