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Studenti delle superiori
sul piede di guerra:
nel mirino gli edifici fatiscenti
e i pullman Start
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SAN BENEDETTO - Il corteo è partito dal Liceo Scientifico. Due le rivendicazioni prettamente locali: le richiesta di un incontro con il nuovo presidente Sergio Fabiani per la fatiscenza degli edifici e di passare ai raggi X i bilanci della Start per capire come vengono spesi i soldi del trasporto pubblico locale
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Il corteo degli studenti a San Benedetto del Tronto

di Marco Braccetti

La richiesta di un incontro con il nuovo presidente della Provincia, Sergio Fabiani, per affrontare il nodo dell’edilizia scolastica fatiscente. La promessa di passare ai raggi X i bilanci della Start, per capire in che modo vengono spesi i soldi del trasporto pubblico locale, ritenuto inadeguato. Ecco due rivendicazioni prettamente locali che, aggiunte a temi di caratura nazionale, hanno animato la manifestazione studentesca svoltasi questa mattina a San Benedetto. Poco dopo le ore 8, circa 100 studenti si sono mossi in corteo. Partenza dal piazzale del Liceo Scientifico “Rosetti” e arrivo in piazza Giorgini dove, poi, si è svolta un’assemblea. Scortati da Polizia, Carabinieri e Vigili urbani, i ragazzi sono arrivati a destinazione in maniera tranquilla. Escludendo, ovviamente, i disagi causati alla normale circolazione stradale lungo viale De Gaspari e strade limitrofe.

Il traffico è andato in tilt ma, in fondo, creare qualche fastidio era tra gli obiettivi dei partecipanti: «Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città!» era, infatti, uno degli slogan che hanno animato il corteo promosso dalla “Rete degli Studenti Medi”. Oltre agli slogan, in assemblea sono state affrontate tematiche concrete come l’edilizia scolastica. Per gli studenti, è necessaria una ricca seria di interventi manutentivi straordinari e intendono affrontare il tema con la Provincia (competente per gli edifici scolastici superiori). Dunque la palla passa al nuovo numero uno di Palazzo San Filippo, Sergio Fabiani, al quale i rappresentanti studenteschi chiedono udienza. C’è poi il nodo dei trasporti: «Abbonamenti troppo cari per la qualità del servizio che ci viene offerta: autobus obsoleti, sporchi e sovraffollati – è la linea espressa dal gruppo locale della Rete degli Studenti Medi coordinato da Benedetta Del Prete -. In passato abbiamo chiesto un confronto con la Start ma ci è stato sempre negato. Ora andremo a spulciare i bilanci della Start perché vogliamo capire come vengono spesi i soldi. Parliamo di un’azienda che riceve tanti contribuiti pubblici ma che, in cambio, offre un servizio per noi inadeguato».

Inoltre, come già fatto in passato, si realizzerà un nuovo “sondaggio” per fotografare il gradimento del servizio Tpl tra gli studenti-utenti. Uno degli ultimi, in tal senso, venne effettuato nel 2016 ed ebbe risultati chiari: oltre 400 ragazzi coinvolti, il 77% dei quali si dissero insoddisfatti. Con i nuovi dati alla mano, la Rete degli studenti tornerà poi a chiedere l’apertura di un Tavolo di concertazione con la Start. Poi, come detto, dalla manifestazione è scaturita una forte critica al governo nazionale. A tal proposito, la “Rete degli Studenti Medi” snocciola questi numeri: 14 milioni all’istruzione scolastica, 15 in istruzione universitaria. «Ammontano a 29 milioni, i nuovi “risparmi” in istruzione del Governo del cambiamento – scandiscono – questo Governo sta mettendo giù la maschera e mostrando come prenda in tutto e per tutto ispirazione, in materia di istruzione, dalla Riforma Gelmini: evidentemente il famoso “cambiamento” tanto sbandierato prevede l’usare il futuro dei giovani italiani come fondo cassa».


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