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La sfiducia “gonfia” i depositi del Piceno
Soldi in banca più che raddoppiati
negli ultimi dieci anni: +112%

ECONOMIA - I dati di Bankitalia vedono i risparmiatori meno propensi al rischio di investimenti. La provincia ascolana, ultima nelle Marche, si colloca al 54° posto nazionale, ma è quella che in dieci anni ha visto la maggiore crescita di risorse "parcheggiate". Primeggia Milano, chiudono Trapani e Crotone
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La graduatoria del Sole 24 Ore

di Claudio Romanucci

La corsa ai Titoli di Stato è un ricordo sbiadito degli anni ’80. I numeri dell’economia che non decolla, inesorabile specchio della realtà, dicono invece che i risparmiatori restano immobili. Preferiscono parcheggiare i soldi nel rifugio dei conti correnti, seppur poco redditizi.
Il dato nazionale dice che i soldi lasciati nelle banche sono raddoppiati negli ultimi dieci anni, arrivando a una media italiana di circa 21.000 euro pro capite. Le cifre sono dell’Abi-Banca d’Italia, recentemente rielaborati dal Sole 24 Ore in rapporto con la popolazione su base provinciale dal 2008 al 2018. In vetta al territorio nazionale c’è la provincia di Milano con 58.000 euro pro capite (10 anni fa erano 29.100 euro)
Le somme indicate dallo studio includono tutte le forme di deposito (consistenze calcolate al 31 dicembre dell’anno precedente): con durata prestabilita, a vista, overnight, rimborsabili con preavviso, buoni fruttiferi, certificati di deposito fino ai classici conti correnti.

Nelle Marche la provincia con più soldi in banca è quella di Ancona, che si colloca al 27esimo posto nazionale con 25.152 euro di media a persona (+99%).
Segue Macerata, 30esima con 24.388 euro con un aumento del 102% rispetto a dieci anni fa. Pesaro si colloca al 36° posto (23.536 euro, +90%). Le province di Fermo e Ascoli vanno quasi a braccetto, la prima è 53esima con 21.611 euro (raffronto non disponibile) la seconda immediatamente dopo al 54° posto con 21.484 euro. Rispetto a tutte, però quello Piceno è il territorio che ha maggiormente lasciato i propri risparmi sul conto, in dieci anni più che raddoppiato con un +112%.

La particolare classifica nazionale è chiusa dalle province del sud e delle isole: dal 100° al 106° posto si collocano Agrigento, Ragusa, Enna, Catania, Siracusa, Trapani e Crotone (9.577 euro), sotto la media nazionale dei 21.460 euro. Nei giorni scorsi era stato il sindaco Guido Castelli ad evidenziare la presenza in banca di tanti soldi frutto del risparmio degli ascolani.

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