di Alessandro Giacopetti
E’ entrato nella fase più interessante il progetto “Piceno da Vivere”. Da una parte c’è il Museo dei Piceni a Belmonte, dall’altra una mostra fotografica a Grottazzolina, entrambi in provincia di Fermo. «E’ legato alla valorizzazione delle eccellenze culturali e museali del territorio -spiega Ivano Bascioni, sindaco di Belmonte- e prevede la ricostruzione di vasellame presente al museo, ad esempio brocche, bicchieri, ciotoline, tramite la procedura di archeologia sperimentale. Saranno ricostruiti anche oggetti in bronzo con la fusione a cera aperta, per avere la massima attendibilità storica e per renderli identici nelle dimensioni e nella modalità realizzativa. All’interno di una pubblicazione didattica troveranno posto 15 schede che racconteranno il progetto. Si descriverà il territorio dei due Comuni anche con l’ausilio di un video, attualmente in fase di montaggio. Altri argomenti inclusi saranno l’alfabeto piceno, l’alimentazione, la via dell’ambra, il tutto sempre collegato ai Piceni», aggiunge Bascioni.
Un progetto attualmente in fase avanzata che si dovrebbe concludere entro la primavera. Importante l’assegnazione del logo dell’Anno europeo del Patrimonio culturale 2018, che conferisce lustro a “Piceno da Vivere”. Progetto autorizzato dalla Soprintendenza archeologica delle Marche e dal Polo museale delle Marche che mostra anche l’importanza di saper dialogare tra comuni, soprattutto di piccole dimensioni, per raggiungere il traguardo della valorizzazione culturale e territoriale.
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