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Due leggende a Palazzo dei Capitani:
il “Premio Costantino Rozzi 2018”
verrà assegnato a Adelio Moro

ASCOLI - Giovedì 13 dicembre la terza edizione, organizzata dall'Associazione "AscolTiAmo". A un mese dall'ovazione del "Del Duca" in occasione del 120°, torna il giocatore simbolo dell'Ascoli dei record del 1978 e del 4° posto in A nel 1980. Anna Maria, la figlia del Presidentisssimo: «Siete custodi della memoria di papà»
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Il “Premio Costantino Rozzi 2018”: la maiolica che sarà consegnata a Adelio Moro

di Andrea Ferretti

Cinque stagioni nell’Ascoli, dal 1976 al 1981, 153 presenze in campionato (con 30 gol) e 13 in Coppa Italia (con 3 gol) quasi tutte da capitano, poi ancora 4 presenze (2 gol) nel vittorioso torneo “World Class Soccer” disputato in Canada nel 1980 dove l’Ascoli vinse in finale contro il Glasgow Rangers (c’erano anche i francesi del Nancy e i brasiliani del Botafogo) aggiudicandosi la “The Red Leat Cup”, più una presenza e un gol (decisivo) nel Torneo di Capodanno del 1981 quando l’Ascoli nella finale al “Del Duca” superò la Juventus (2-1) proprio con un suo rigore a sei minuti dal termine. Totale: 171 presenze e 36 gol in maglia bianconera. Ecco i motivi per cui la scelta di assegnare la terza edizione del “Premio Costantino Rozzi” è caduta su Adelio Moro, oggi 68 anni, che lavora per l’Inter come osservatore per l’estero. E’ stato il giocatore-simbolo dell’Ascoli forse più di ogni altro, lui che nel 1978 venne inserito da Enzo Bearzot, CT della Nazionale, nella lista dei 40 – unico giocatore di una squadra di B, un fatto mai avvenuto – da cui poi vennero estrapolati i 22 che parteciparono al Mondiale d’Argentina. Moro capitano dell’Ascoli che, dopo la promozione in A nel 1978 a suon di record, nel 1980 toccò l’apice della sua storia con un irripetibile 4° posto finale in Serie A.

Massimo De Luca, Luciano Cordivani, Bruno Ferretti e Gianni SIlvestri

Il “Premio Costantino Rozzi” gli verrà consegnato giovedì 13 dicembre (ore 18) nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani. E’ l’appuntamento di fine anno dell’Associazione culturale “AscolTiAmo” che, nel ricordo del Presidentissimo, nel 2017 l’aveva assegnato all’ex allenatore bianconero Mimmo Renna e nel 2016 all’allora presidente nazionale della Federcalcio Carlo Tavecchio. Presentazione dell’evento al “Bistrò”. Ci sono tutti. Per “AscolTiAmo” il presidente Massimo De Luca, il deus ex machina l’assessore comaunale Gianni Silvestri, Anna Rita Giulioni, la consigliera comunale Laura Trontini, Patrizia Pierantozzi, Giancarlo Catalucci. Non possono mancare Luciano Cordivani e la figlia Cinzia i quali, insieme a Giuseppe (l’altro figlio del famoso artista ascolano), presentano il loro calendario 2019 dedicato proprio a Costantino Rozzi. Anche quest’anno sono stati le magiche mani di Cordivani a realizzare la maiolica dove sono ritratti Rozzi, Moro e la città di Ascoli. Alla realizzazione di questo evento di fine 2018 con “AscolTiAmo” si è rivelata di nuovo preziosa la collaborazione con il giornalista Bruno Ferretti. Uno che l’epopea di Rozzi, ma non solo, l’ha vissuta in prima persona ed ha avuto (lo fa ancora con “Cronache Picene” di cui è direttore editoriale) la fortuna e la perseveranza di raccontare metà della ultracentenaria storia dell’Ascoli. Presenti anche Fabrizio e Anna Maria Rozzi, due dei quattro figli di Costantino (gli altri sono Antonella e Alessandra), con Anna Maria che indossa i calzini rossi («a dicembre per me è doveroso farlo» dice ripercorrendo uno dei gesti scaramantici, poi diventato leggenda, di papà Costantino).

Anna Maria Rozzi (prima a destra), al suo fianco Cinzia Cordivani

Il “Premio Rozzi” sarà accompagnato da video e foto assemblati dal fotografo Roberto Crippa. Si tratta di immagini e filmati inediti con il Presidentissimo e lo stesso Adelio Moro protagonisti. L’ex capitano sarà accompagnato ad Ascoli dalla moglie. Torna in città a un mese dall’ovazione che lo scorso 10 novembre gli venne riservata dai 9.000 del “Del Duca” in occasione di Ascoli-Padova quando, nell’ambito dei festeggiamenti del 120° bianconero, sbucò dal sottopassaggio acclamato dallo stadio che lo vide protagonista assoluto. Con lui c’erano altri big come Mazzone, Scorsa, Lorieri e Giordano e tanti altri in tribuna. Ma quando dici Ascoli, non si può non proseguire nominando Rozzi, Mazzone, Campanini e Moro. Ovvero storia e leggenda del Picchio. Moro si è detto felice e orgoglioso di ricevere questo riconoscimento e di tornare di nuovo in una città dove ha vissuto cinque anni, dove ha ancora tanti amici e dove ha vissuto il periodo migliore della sua lunga carriera che lo vide protagonista anche con le maglie di Inter e Milan.

Fabrizio Rozzi, Laura Trontini, Patrizia Pierantozzi e Giancarlo Catalucci

Il “Premio Rozzi” anticipa di cinque giorni l’anniversario della sua scomparsa, avvenuta 24 anni fa, il 18 dicembre 1994. Proprio quel giorno, come ogni anno e come ha tenuto a ricordare il figlio Fabrizio «ci sarà una messa per papà alle ore 18 nella chiesa di San Luca a Villa Pigna». Significative le parole di Anna Maria Rozzi che ha ringraziato gli organizzatori del Premio definendoli «i custodi della memoria di quello che fatto papà in ambito sportivo. Mi auguro che qualcuno lo diventi anche dell’Università (Rozzi fu il principale fautore dell’Università di Architettura ad Ascoli, per non dire ciò che ha fatto, e lasciato, come imprenditore, ndr) e che se ne possa parlare ancora fra 120 anni come è accaduto con l’Ascoli Calcio». Giovedì a Palazzo dei Capitani saranno numerosi i tifosi bianconeri: di ieri e di oggi. Per l’Ascoli Calcio il presidente Giuliano Tosti e altri rappresentanti del club.

Adelio Moro al “Del Duca” il 10 novembre scorso in occasione del 120° dell’Ascoli Calcio (Foto Edo)

La consegna del “Premio Costantino Rozzi 2017” a Mimmo Renna

La consegna del “Premio Costantino Rozzi 2016” a Carlo Tavecchio


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