Falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e malversazione ai danni dello Stato. Sono le accuse che la Procura di Ascoli ha chiesto il processo per un uomo di Roccafluvione. Il caso nasce dai controlli sui Cas (Contributi Autonoma Sistemazione) che sono stati erogati per il terremoto del 2016. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 12 settembre.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe chiesto ed ottenuto il Cas per una abitazione in una frazione di Roccafluvione nella quale ha dichiarato di risiedere con il fratello nel periodo delle scosse telluriche. A partire da novembre 2016 ha iniziato a percepire il contributo per una cifra complessiva di quasi 9.000 euro. Soldi che, secondo la magistratura ascolana, non gli spettavano in quanto, in base ai controlli effettuati dalla polizia giudiziaria, non è risultato vero che risiedesse stabilmente nell’abitazione poi resa inagibile dal sisma. Non è l’unico caso scoperto dalla Procura: sono stati finora inviati venti avvisi di conclusioni delle indagini.
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