facebook rss

“Cas indebito”, chiesto il processo
per un abitante di Roccafluvione

ROCCAFLUVIONE - Secondo l'accusa aveva percepito circa 9.000 euro di contributi ma non risiedeva nella casa poi dichiarata inagibile. Inviati venti avvisi di chiusura delle indagini
...

Il Tribunale di Ascoli (Foto Vagnoni)

Falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e malversazione ai danni dello Stato. Sono le accuse che la Procura di Ascoli ha chiesto il processo per un uomo di Roccafluvione. Il caso nasce dai controlli sui Cas (Contributi Autonoma Sistemazione) che sono stati erogati per il terremoto del 2016. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 12 settembre.

Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe chiesto ed ottenuto il Cas per una abitazione in una frazione di Roccafluvione nella quale ha dichiarato di risiedere con il fratello nel periodo delle scosse telluriche. A partire da novembre 2016 ha iniziato a percepire il contributo per una cifra complessiva di quasi 9.000 euro. Soldi che, secondo la magistratura ascolana, non gli spettavano in quanto, in base ai controlli effettuati dalla polizia giudiziaria, non è risultato vero che risiedesse stabilmente nell’abitazione poi resa inagibile dal sisma. Non è l’unico caso scoperto dalla Procura: sono stati finora inviati venti avvisi di conclusioni delle indagini.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X