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Stroppa: «Non dovevamo perdere,
ma neanche pareggiare»

SERIE B - L'allenatore del Crotone ha avuto poche ore per preparare la sfida con l'Ascoli ma, nonostante la sconfitta, è soddisfatto dei suoi: «A parte qualche errore individuale, è stata una prestazione rinfrancante. Avevamo anche trovato le giuste misure al gioco in verticale dei bianconeri»
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Stroppa nella sala stampa dello stadio “Del Duca” dopo Ascoli-Crotone

di Lino Manni

Una vittoria, quella dell’Ascoli, che ha dell’incredibile, dopo un primo tempo da dimenticare dove si è lasciato tutto all’avversario. Poi nella ripresa la “sveglia” grazie al gol-lampo di Brosco. Un gol che ha riacceso la fiammella bianconera e che ha portato alla rimonta. Il primo ad arrivare in sala stampa è il tecnico del Crotone, Giovanni Stroppa, il quale nonostante la sconfitta è soddisfatto della prestazione dei suoi.

Stroppa durante la partita (Foto Edo)

«Abbiamo giocato un primo tempo perfetto – esordisce Stroppa – dove, oltre ai due gol realizzati, abbiamo avuto l’occasione per chiudere definitivamente la partita. Certo, l’Ascoli ha colpito due legni ma sono stati solo due episodi. Nella ripresa abbiamo il gol a freddo che ha dato vigore all’Ascoli. Devo dire che nell’occasione siamo stati un pò polli. Sapevamo di come l’Ascoli sfrutta i calci piazzati, eppure abbiamo preso gol ed abbiamo sofferto per un buon quarto d’ora. Poi la partita sembrava alla nostra portata. Il gol del pari in pratica ce lo siamo fatti da soli, mentre sulla rete di Ganz ci sono molti dubbi. Dispiace perchè nel primo tempo potevamo chiudere la gara tranquillamente sul 3-0».

Una sconfitta amara  dunque per il Crotone che è passato dalle stelle alle stalle nell’arco di 45 minuti. O meglio, dopo il the negli spogliatoi. Certo, mister Stroppa ha preso la squadra solo a poche ore dal match, e quindi non ha potuto preparare al meglio la partita.

«I ragazzi l’hanno interpretata nei migliori dei modi – continua l’allenatore del Crotone – avevo detto ai miei che ad Ascoli dovevamo giocare da squadra con orgoglio, per difendere i nostri colori, per la nostra città, per i nostri tifosi. Una partita così non si poteva perdere e neanche pareggiare. A parte qualche errore individuale, dovuta anche a diverse assenze, specie nel reparto difensivo, è stata una prestazione rinfrancante. Al gioco in verticale dei bianconeri abbiamo trovato le giuste misure. Peccato per il punteggio finale».

Una sconfitta amara per il Crotone e, dall’altra parte, una chiusura col botto per l’Ascoli. Tutto ciò nel giorno del risveglio e del ritorno al gol degli attaccanti bianconeri Beretta e Ganz, i giocatori più contestati e criticati nel girone di andata. Ora c’è la sosta, con la possibilità di ricaricare le batterie, resettare il tutto, fare aggiustamenti e prepararsi per il girone di ritorno.

 


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