di Franco De Marco
E’ in corso, negli impianti del Circolo Tennis Piceno, la demolizione del vecchio “capannone” palestra rimasto vittima nel gennaio scorso del peso della neve e, evidentemente, di una scarsa solidità strutturale. Un caso sul quale la Magistratura ha messo gli occhi. Nel giro di una quindicina di giorni le macerie dovrebbero essere portate via. Scompare dunque un edificio se non storico – fu costruito nel 1966 – certamente pieno di ricordi e di affetto per tante generazioni di ascolani. In quel “capannone” ultracinquantenne, infatti, a lezione prima dal mitico maestro Vittorio Roiati seguito poi da altri insegnanti, hanno imparato l’arte della racchetta tanti e tanti giovani ascolani. La struttura, inoltre, oltre che per la ginnastica e il calcetto, è stata a lungo utilizzata anche per gli allenamenti degli sbandieratori della Quintana. Solo di recente erano state eliminate le parti in eternit, dopo ripetuti ultimatum dell’Asur, e rifatto il tetto. Pur non essendo un edificio bello, era funzionale e aveva un’utilizzazione intensa anche per la carenza di spazi simili.
La neve e forse la leggerezza degli uomini l’hanno messo ko. In un primo momento si era pensato di ripristinarlo poi ci si è resi conto che in quel luogo, a ridosso della scarpata, sotto il ponte, a pochi metri dal fiume, non c’era la necessaria sicurezza. Il Comune ha quindi deciso di abbattere la costruzione lasciando il fondo sintetico e mantenendo così un campo scoperto per il tennis. Si tenterà di lasciare in piedi, se tecnicamente possibile e opportuno, il piccolo edificio dove sono ubicati gli spogliatoi. Nello stesso tempo, però, al Circolo Tennis Piceno verrà realizzata una nuova struttura coperta per un intervento complessivo di 350.000 euro. «Abbiamo deciso, valutata bene la situazione, – spiega l’assessore comunale allo sport Massimiliano Brugni – di realizzare una struttura coperta fissa, in legno lamellare, sui campi 2 e 3 in grado di essere utilizzata sia in inverno sia in estate. Il progetto esecutivo sarà approntato entro breve». «I lavori, naturalmente dopo il bando, – prevede Brugni – dovrebbero iniziare in primavera. Sono lavori che non richiedono molto tempo». Per il Circolo Tennis Piceno, che negli ultimi anni ha dovuto subite tanti inconvenienti a causa del maltempo e della vecchiaia, tra allagamenti, frane e crolli, sembra profilarsi finalmente una fase di stabilizzazione. La mancanza di una struttura coperta ha creato, quest’anno, non pochi problemi soprattutto per la scuola tennis. Boccata d’ossigeno per l’impiantistica sportiva. Considerando comunque la posizione geografica un po’ disgraziata di questo complesso sportivo a ridosso del fiume, continuamente a rischio frane e allagamenti, per il futuro potrebbe essere opportuno pensare una diversa dislocazione. Anche in vista (quando?) del parco fluviale previsto nel nuovo Prg. Dove? L’area ex Sgl Carbon, in attesa di bonifica e riconversione, è ad un passo. Che ne pensa l’amministrazione comunale? Intanto avanti, meglio di prima, finché si può.
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