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Whirlpool, 85.000 euro
per chi lascia entro giugno
Si dimette l’ad Castiglioni

COMUNANZA - Due grandi novità oggi al Ministero durante l'incontro per dare seguito all'accordo-quadro del 25 ottobre. Spostato dal 2022 al 2023 il requisito pensionistico per uscire subito senza perdere i diritti economici
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Raffaele Bartomioli della Rsu Uilm mentre firma l’accordo del 25 ottobre con il ministro Di Maio

di Maria Nerina Galiè

Prenderanno ben 85.000 euro i dipendenti della Whirlpool che acconsentiranno a lasciare il posto di lavoro entro il 30 giugno 2019. Il raggiungimento del requisito pensionistico per uscire subito senza perdere alcun diritto economico è stato spostato dal 2022 al 2023. E si è dimesso a sorpresa l’amministratore delegato per l’Italia Davide Castiglioni.

L’amministratore delegato Castiglioni

Tutto questo è emerso oggi a Roma, a Palazzo dei congressi Cavour, durante l’incontro previsto per dare seguito all’accordo-quadro dello scorso 25 ottobre e a completamento della proroga degli ammortizzatori sociali fino al 2020, confermata dal Governo il 10 dicembre. Al tavolo hanno preso parte l’azienda, rappresentata da Carmine Candeloro, e il coordinamento sindacale tra cui anche le Rsu dello stabilimento di Comunanza.

E’ stato sottoscritto  dunque l’accordo che ha visto potenziare, quasi raddoppiare, gli incentivi all’esodo per tutti i siti Italiani a rischio esuberi, tra cui quello piceno. “L’incentivo più alto – riferisce in una nota Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm – è previsto per chi opterà per l’uscita entro il 30 giugno 2019, e sarà pari a 85.000 euro per gli operai e a 24 mensilità nette per gli impiegati. Per chi manifesterà la volontà dopo giugno, ma entro il 31 dicembre 2019, l’incentivo sarà pari a 50.000 euro per gli operai o 18 mensilità nette per gli impiegati. Per chi sceglierà di uscire nel 2020, fino a dicembre dello stesso anno, l’incentivo ammonterà a 40.000 euro per gli operai o a 14 mensilità nette per gli impiegati”.

Novità anche per chi è vicino alla pensione, ma la aggancerà nei 12 mesi successivi alla durata ammortizzatori sociali. “Questi – si legge ancora nella nota Uilm – potranno beneficiare di un incentivo aggiuntivo in funzione dei mesi della data di accesso alla pensione, più 15.000 euro se l’adesione viene manifestata entro il 30 giugno 2019. Infine è confermato, per chi accetta la ricollocazione in piani di reindustrializzazione, l’incentivo di 12 mensilità nette escluse le voci variabili”.

Una bella conquista da parte delle organizzazioni sindacali, seppure tutto sembra teso a favorire un ulteriore alleggerimento dell’organico. Dal 2015 al 2018, Comunanza ha perso 130 lavoratori (molti dei quali usciti con massimo 50 mila euro) ed ora ne conta circa 470 che lavorano al  60% del monte ore. «Incentivi all’esodo così generosi – ha commentato Raffaele Bartomioli, Rsu del sito piceno della Uilm – permetteranno di affrontare meglio fase la solidarietà, fino alla completa attuazione del piano industriale 2019-2021. La speranza è che nel frattempo si prospettino le condizioni dell’auspicato rilancio dello stabilimento». La riunione nella sede romana è stata anche l’occasione dei vertici dell’azienda per annunciare le dimissioni dell’ingegner Castiglioni, “per motivi strettamente personali”.

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