di Claudio Romanucci
AVELLINO – Varela probabilmente rivedrà in sogno quel cross dalla sinistra ad una manciata di secondi dal 90°. Da solo, senza il fiato sul collo degli avversari, poteva dare all’Ascoli altri due punti alla sua classifica. Ed invece non ha trovato l’inzuccata che ci voleva. Il successo sarebbe stato un raccolto piuttosto ricco per quanto visto ma assolutamente risarcitorio per i finali di Perugia e con l’Entella.
La sua disperazione è quella dei compagni e dei tifosi. Il punto fa “brodo”, accorcia i distacchi in classifica ma ancora non sana la peggior posizione del torneo di B. Per Serse Cosmi «il risultato è tutto sommato giusto. L’Avellino partito meglio di noi, più aggressivo e concreto. Ha creato subito un’occasione in ci è stato bravo Ragni. Noi non eravamo messi male ma non recuperavamo palloni per poter ripartire. Poi abbiamo rischiato sempre meno, bravissimi a concretizzare l’unica opportunità del primo tempo, su quella dovevamo costruire la nostra partita».
La pecca, per il tecnico bianconero è stata la gestione di alcune palle: «Abbiamo sbagliato nei rinvii che non hanno fatto respirare la squadra. L’ingresso di Bianchi ci ha dato più raziocinio. Il rigore per noi? Devo dire che non ho visto bene, ero lontano».
Nella sala stampa del Partenio gli chiedono delle tante occasioni degli irpini ma Cosmi non si scompone. «Esprimo quello che vedo. Se si battono 73 calci d’angolo e non si fa nulla… Credo che nel secondo tempo abbiamo avuto cinque palle buone contro le sette dell’Avellino. La classifica resta difficile, la situazione psicologica che abbiamo non è semplice. Su quello dobbiamo lavorare, Il presidente è dispostissimo a migliorare la rosa, Voglio salvarmi sul campo mettendo dietro me cinque squadre».
Brucia l’occasione dell’uruguaiano: «Varela ha fatto un grande secondo tempo, lo assolvo sul gol mancato al 90° perché non è abile di testa, forse quella palla l’avrei colpita anche io».
Sull’assenza di Lanni, Cosmi ha ribadito i motivi della scelta della vigilia: «Nessun segreto sul fatto che andato in panchina lui. Manderò in campo quelli che stanno bene. Il portiere aveva un problema alla caviglia, poteva andare dentro con le solite infiltrazioni».
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