di Franco De Marco e Adriano Cespi
«Non escludo una mia candidatura a sindaco». Andrea Antonini non si nasconde e, forte della leadership del suo partito nella coalizione di centrodestra, espone chiaramente la posizione della Lega nella corsa alla conquista del Comune. «Il primo partito del centrodestra cittadino ha il dovere di presentare una propria proposta»: il commissario provinciale del partito di Matteo Salvini, con una lunga esperienza amministrativa come consigliere di Alleanza Nazionale e assessore comunale, e come consigliere provinciale sempre di An, risponde alle domande di “Cronache Picene” e spiega, dal suo punto di vista, qual è la situazione interna al centrodestra. Le sue parole, senza dubbio, agiteranno, e non poco, le acque della politica cittadina.
Antonini, se Piero Celani formalizzerà la sua candidatura a sindaco con una lista civica, magari benedetta dal suo partito, Forza Italia, la Lega lo appoggerà?
«Nella eventualità in cui Forza Italia vorrà sottoporre un candidato al parere degli alleati, saprà certamente fare la scelta interna migliore. Non abbiamo pregiudizi su alcuno».
La Lega ha intenzione di proporre al tavolo della coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia un proprio candidato sindaco?
«Mi auguro di sì. Il primo partito del centrodestra cittadino ha il dovere di proporre agli alleati la condivisione di una propria proposta».
Lei è il commissario provinciale della Lega, si sente di escludere che il suo partito proporrà Andrea Antonini come candidato sindaco?
«Non lo escludo».
Il fatto che Forza Italia abbia espresso da 20 anni un proprio sindaco è un motivo per puntare, magari con un’altra personalità, ancora su Fi oppure sarebbe meglio cambiare casacca?
«I vent’anni di sindacatura forzista rappresentano sia un punto di forza, per la continuità e affidabilità, sia un punto di debolezza, per la voglia naturale di rinnovamento e per le legittime aspirazioni degli alleati».
La Lega accetterebbe un candidato sindaco proveniente dalla società civile o ritiene conditio sine qua non un candidato organico ai partiti della coalizione?
«Credo che la strada per individuare una persona estranea alla conoscenza delle dinamiche e dei meccanismi amministrativi sia troppo tardi per percorrerla e non utile all’esigenza di dare un impulso immediato all’attività amministrativa».
Quante probabilità ci sono che si concretizzi la coalizione classica di centrodestra Lega-Fi-Fdi?
«Altissime. Abbiamo avuto fin dall’inizio chiaro che il nostro percorso sarebbe stato tracciato all’interno del classico perimetro del centrodestra tradizionale, in linea con l’esperienza maturata e funzionante in città».
Si sente di escludere un’alleanza Lega-M5S?
«Sì, la escludo. Sicuramente mai un accordo iniziale. Ma posto che l’avversario comune sia il Partito Democratico col conseguente rischio di ritrovarci le stesse tracce della politica regionale dentro casa, nella remota eventualità di un ballottaggio senza di noi, non avrei problemi a confrontarmi con il Movimento 5 Stelle per un appoggio esterno».
Come giudica l’operato del sindaco Guido Castelli?
«Castelli ha lavorato molto bene i primi 5 anni quando ha “fatto squadra” con struttura amministrativa e politica. Gli ultimi cinque anni mi è sembrato meno propenso a ripetere lo schema vincente della prima consiliatura. Rimane, comunque, un giudizio complessivo positivo. E’ tuttavia esigenza comune riattivare un ciclo nuovo che, tenendo conto delle tante cose ben fatte negli anni passati, ridia linfa e propulsione rinnovata all’attività amministrativa».
Antonini, quando sarà ufficializzato il candidato sindaco del centrodestra?
«Entro la metà di febbraio mi auguro che venga scelto il candidato del centrodestra unico: Lega-Fi-Fdi e liste civiche alleate».
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