di Giacomo Gardini
«Le piste ciclabili sono davvero una priorità? Per come la vedo io, quei soldi dovevano essere destinati alla ricostruzione. Andava fatta una valutazione delle reali necessità del territorio. La reputo una decisione singolare, per quanto legittima». Così il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha risposto, nel corso della sua visita a Tolentino, in merito ai 10 milioni di fondi europei impiegati per la realizzazione di piste ciclabili. Nel corso della visita a Tolentino, nel pomeriggio di sabato 2 febbraio, Tajani è stato accolto dal sindaco Giuseppe Pezzanesi nelle sale comunali (prima era stato a Caldarola per l’inaugurazione della scuola).
«Ho dedicato la mia presidenza del Parlamento europeo alle zone colpite dal sisma, e continuerò a farlo – ha detto il presidente Tajani – Negli ultimi due anni mi sono battuto senza sosta perché queste zone, una volta svanita l’attenzione mediatica, non venissero dimenticate. È un dovere e un onore, soprattutto in qualità di parlamentare a rappresentanza della Circoscrizione Italia Centrale (Marche, Umbria, Lazio e Toscana) a Bruxelles». Il presidente del Parlamento europeo ha ribadito tutta la sua attenzione nei confronti di una questione tanto delicata come il sisma.
Il centro Italia merita trattamenti specifici sulla base delle diverse zone d’interesse: «Le zone colpite dal sisma sono tante, diversificate, con problemi diversi, in regioni diverse – ha spiegato Tajani –. Ciò non toglie che tutte meritano lo stesso trattamento. Avevo promesso che sarebbero arrivati 2 miliardi di euro a supporto della ricostruzione e così è stato. Ho anche deciso di devolvere i 30.000 euro del Premio Europeo Carlo V a tre comuni di piccole dimensioni: Accumuli, Arquata del Tronto e Norcia. Questo non basta: ci sono tanti problemi e vanno seguiti giorno per giorno». La ricostruzione ha bisogno di procedure veloci ed efficaci, a sostegno dei cittadini: «Dovremo trovare il modo di accelerare i tempi – ha concluso il presidente Tajani – Per come la vedo io, tutto si può fare, è sufficiente volerlo. Ma ci vuole coraggio, anche nell’alleggerire procedure burocratiche spesso inutili e macchinose. Quello che era di mia competenza è stato fatto. Se posso dare una mano a questo splendido territorio, sono a vostra disposizione».
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