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Il Tribunale resta senza magistrati,
mancano all’appello quattro giudici:
«Ma il saldo delle cause è positivo»

ASCOLI - Parla il presidente Luigi Cirillo: «Ad aprile entreranno in servizio due nuovi togati ed è stato pubblicato il bando per sostituire Marco Bartoli. Nonostante queste difficoltà l'abbattimento delle nuove pendenze è superiore ai nuovi afflussi»
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Il Palazzo di Giustizia di Ascoli (Foto Andrea Vagnoni)

di Renato Pierantozzi

Due giudici in congedo parentale post maternità, un’ altra appena arrivata e subito…in dolce attesa ed infine un posto vacante dopo l’addio di Marco Bartoli diventato ispettore ministeriale. E’ la situazione attuale dell’organico del palazzo di Giustizia ascolano in base a quanto rivelato dallo stesso presidente Luigi Cirillo. Ma sopra il grande edificio di piazza Orlini non ci sono solo nubi. In arrivo infatti ci sono anche spiragli di luce sotto forma di nuovi giudici pronti ad entrare in servizio nel giro di pochi mesi. «Ci stanno un po’ di problemi -dice il presidente Cirillo nel corso di un incontro con la stampa- devo arrangiarmi. Nel caso delle maternità non si tratta di posti vacanti, ma di diritti. Ad aprile comunque arriveranno due Mot (magistrati ordinari di prima nomina), mentre nel caso della sostituzione del giudice Bartoli è stato pubblicato il bando per la sostituzione. Speriamo che arrivino domande e che non vengano revocate nel frattempo. Ascoli, nonostante il terremoto, non è considerata una sede disagiata e quindi non sono previsti ritorni economici in più. Affidiamoci magari alla volontà di persone che vogliono ravvicinarsi. Il giudice Caponetti (ora in maternità, ndr) ad esempio è tornata dopo tanti anni trascorsi fuori.

Il presidente Luigi Cirillo

Nonostante l’emergenza giudici, la situazione relativa allo smaltimento delle cause civili, penali e di lavoro non sembra essere drammatica secondo il presidente.  «Vedremo se riusciremo a mantenere la presenza di un giudice distrettuale -dice sempre il numero uno del Tribunale- Adesso abbiamo Pietro Merletti in sostituzione di Claudia Di Valerio (in maternità). Ma non è scontato visto che la valutazione dipende dalla situazione dell’intero distretto (Corte di Appello delle Marche, ndr). Sul fronte delle cause, nel 2018, nonostante le maternità e il trasferimento di 3 giudici (oltre a Bartoli anche quelli della Gregori e Fuina) l’abbattimento delle vecchie pendenze è stato superiore ai nuovi afflussi. Il Tribunale insomma ha assorbito i vari imprevisti in modo decoroso. Speriamo di continuare così nonostante le “scoperture” di organico che durano da mesi. E speriamo che non ci siano altre emergenze». Migliora anche la situazione degli spazi con la riapertura dell’ex aula di corte di Assise a piano terra anche se in qualche giorno (specialmente di lunedì, ndr) alcune stanze continuano ad essere pienissime. Va avanti anche la bonifica dei locali contenenti amianto. Non mi sbilancio sulle date -dice sempre il presidente- ma nel caso dei locali della Procura i lavori sono finiti. Per l’archivio stanno procedendo sotto il controllo dell’Asur che sta verificando il rispetto di tutti gli step. Con l’avvocatura i rapporti sono ottimi e credo che la cosa sia reciproca. Questo mi fa molto piacere. Non mi giungono lamentele particolari al di là di qualche scompenso in udienza che può comunque capitare»

 

 

 


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