Sibillini, il futuro è anche nelle terme
Spettacoli nelle cave di travertino

ANCONA – Non basta Risorgimarche. Per il rilancio turistico dei Monti Sibillini ci vuole un’azione più  incisiva, meno mordi e fuggi, che coinvolga maggiormente il territorio devastato dal terremoto. Il consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani, vice presidente della II Commissione consiliare permanente, lancia un un progetto pieno di idee e proposte operative elaborato da Maria Pia Spurio, docente ed esperta nel campo. Lo ha illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa ad Ancona.  «Un discorso “propositivo” – premette – che mi auguro possa trovare sintonia nell’esecutivo regionale e che fuori da steccati ideologici o di parte si possa ritrovare dietro al principio del fare». «Dobbiamo dare risposte – spiega Celani – a un territorio di circa 4.000 kmq, con oltre 350 mila abitanti, oltre il 42% del territorio marchigiano e il 23% della popolazione. La risposta che diamo è centrata sul turismo. Una nostra assoluta peculiarità. Le Marche, tre regioni in una, ma anche le Marche un territorio da vivere e da scoprire.

Piero Celani

Una terra ricchissima di risorse culturali, storico-architettoniche, enogastronomiche e paesaggistiche, tutte di grandissimo pregio. I musei, la storia, la cultura, i paesaggi, la natura, i siti religiosi, i borghi e i castelli, le aree archeologiche, le terme, le cave di travertino, la biodiversità, le tradizioni, le rievocazioni storiche consentono di realizzare itinerari e proposte tematiche di visitazione favorendo anche angoli meno noti e frequentati ma che fanno da cornice alle destinazioni turistiche più conosciute». Il progetto si incentra su tre linee guida per la valorizzazione dei Sibillini: turismo ambientale, termale e di nicchia. Il turismo ambientale è il paesaggio, l’incantevole paesaggio marchigiano, con tutti i suoi asset, ivi compreso sopratutto la matrice culturale. «In sintesi, – dice l’ex sindaco di Ascoli – come diceva un vecchio slogan: l’Italia in una Regione. La strategia per il turismo ambientale sostenibile non può non puntare sulla qualità quale fattore di competitività e sviluppo, in modo di destagionalizzare l’offerta, distribuendo le presenze nell’arco dell’anno. Il coinvolgimento delle comunità locali sarà fondamentale per sviluppare un marketing “diretto”. Il turismo termale è un prodotto sempre più richiesto in Italia e le Marche hanno tutte le carte in regola per inserirsi a pieno titolo in questo contesto in quanto la scelta della destinazione termale è sempre più condizionata dalle eccellenze storiche, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori, oltreché dal prodotto wellness. Occorrerà però che le attuali stazioni termali vengano trasformate in vere società di capitale gestite con tecniche manageriali innovative». Il turismo di nicchia, invece, è rivolto ad un pubblico più esigente con prodotti e servizi specifici caratterizzati dalle “unicità” e dalla “qualità”. «Dovrà essere un prodotto confezionato attorno ad un interesse o una passione, con un servizio dove la qualità è al primo posto. – continua Celani – Ecco quindi nell’entroterra marchigiano le manifestazioni culturali e i concerti all’interno di cave di travertino, sia dismesse che in uso, che sono degli splendidi anfiteatri naturali. Le manifestazioni collegate alle tradizioni locali, come, ad esempio, la gestione delle “carbonaie”, la raccolta di prodotti tipici locali dalle castagne ai funghi e ai tartufi. E non dimentichiamo le rievocazioni storiche e gli eventi legati a fiabe o a leggende. Tante iniziative, quindi, e non episodiche proiettate nel tempo e che vedono coinvolte le popolazioni locali altro punto di forza dello studio. Vogliamo creare tanti progetti per i Sibillini quanti sono gli asset con l’evento in funzione della storia di quei luoghi».

F.D.M.