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La tragedia di Offida
La morte del dottor Valerio Cicconi
esige una spiegazione
Si profila l’omicidio stradale

OFFIDA - Un'intera comunità sconvolta dopo il terribile incidente che è costato la vita al 48enne medico dell'ospedale Mazzoni di Ascoli. Sono del luogo anche le altre due persone coinvolte, entrambe ricoverate (non sono gravi) in ospedale: il 30enne che guidava la Fiat Tipo e il 49enne della Citroen DS che dopo l'impatto ha proseguito per circa mezzo chilometro senza una ruota. Sarà determinante la ricostruzione della dinamica del sinistro, affidata ai Carabinieri. Sul posto i rilevi sono stati effettuati da quelli di Appignano del Tronto e della locale Stazione. La straziante "processione" di familiari, amici e colleghi nell'abitazione del medico dove vive l'anziana madre. Un'infermiera la prima a rendersi conto che per il dottore ormai non c'era più niente da fare
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Il luogo dell’impatto dove ha perso la vita il dottor Valerio Cicconi

di Andrea Ferretti

(foto di Simone Corradetti)

Omicidio stradale. Non c’è ancora nulla di sicuro e di ufficiale, ma è quanto si profila dopo la tragedia sulla Mezzina che giovedì sera ha sconvolto Offida. E non solo. La morte del dottor Valerio Cicconi esige assolutamente una spiegazione. E questa arriverà quando la relazione completa dei Carabinieri giungerà sul tavolo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli.

Il dottor Valerio Cicconi

Determinante, soprattutto ai fini dell’eventuale gravissimo reato, la ricostruzione della dinamica del mortale sinistro che è costato la vita al 48enne medico dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, il quale aveva da poco salutato i colleghi al termine del suo turno e stava facendo ritorno a casa dove ad attenderlo c’era l’anziana madre Anna Marchei con cui viveva Valerio Cicconi nell’abitazione di via XX Settembre, nel centro di Offida. Era figlio unico e non era sposato. A Offida lo conoscevano tutti, persona mite e affabile, così come lo descrivono – sconvolti non appena appresa la notizia che si è sparsa su tutto il territorio nel giro di pochi minuti – i colleghi con cui aveva parlato e scherzato fino a pochi minuti prima del pauroso schianto di cui è rimasto vittima. Subito dopo l’incidente molte persone, tra cui anche l’assessore comunale Piero Antimiani, che lo consoceva bene, si sono riversate davanti la sua abitazione. Si sono recati nella sua casa per sostenere e fare coraggio alla madre del medico che aveva appena appreso della disgrazia accaduta alle porte del paese.

L’incidente: unica luce il faro dei Vigili del fuoco

LA DINAMICA – Cosa è successo sta tutto nella ricostruzione, non facile, dei Carabinieri. Sul posto sono intervenuti quelli della Stazione di Appignano del Tronto, poi anche i colleghi di Offida. Intanto da Ascoli è partita una squadra dei Vigili del fuoco i quali, dopo l’autorizzazione giunta via telefono ai Carabinieri, hanno estratto il corpo ormai senza vita di Cicconi dall’abitacolo della sua Fiat Punto. La dinamica è a dir poco complicata. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il medico stesse salendo verso Offida percorrendo la strada Mezzina, all’altezza di contrada Lava, a ridosso di un allevamento di polli e dove c’è la casa natale del Beato Bernardo. In quel tratto, dove il limite di velocità è di 70 orari, la strada è buia. Tanto che a rischiararla, dopo l’impatto, sono stati i lampeggianti e i fari di Carabinieri e Vigili del fuoco. Sulle prime, davanti a due sole auto coinvolte, questi ultimi hanno anche controllato se nel sottostrada non fosse finita qualche altra persona che si trovava a bordo di una delle auto. Ma così non è stato perchè le tre persone coinvolte viaggiavano tutte da sole. Nella stessa direzione di marcia della Punto – sembra davanti – procedeva la Citroen DS condotta dal 49nne L.N. di Offida, anche lui molto conosciuto nella zona. Da Offida, invece, scendeva in direzione Castel di Lama la Tipo condotta dal 30enne L.S., residente a Borgo Miriam il quale sembra sia stato costretto a un’improvvisa sterzata per evitare la Citroen che aveva invaso la corsia opposta.

La Punto condotta da Cicconi dopo l’impatto

A quel punto, l’impatto con la Punto del dottor Cicconi. La Citroen, con sole tre ruote (una è schizzata via dopo lo scontro così come tanti altri pezzi di carrozzeria delle tre auto) ha incredibilmente proseguito per circa mezzo chilometro. E’ stata una donna che, superata la barriera delle forze dell’ordine, si è avvicinata ai vigili del fuoco dicendo loro che molto più avanti c’era un’auto semi distrutta con un ferito a bordo. A quel punto i pompieri hanno raggiunto di corsa la Citroen dove c’era il 49enne, comunque vigile, il quale è stato poi accompagnato all’ospedale Mazzoni di Ascoli a bordo di una delle ambulanze del 118 intervenute sul luogo dell’incidente. All’ospedale è stato portato anche il giovane di 30 anni il quale, ovviamente dolorante, è sceso dall’auto con le sue gambe e i sa nitari gli hanno prestato le prime cure sul posto. Era ovviamente sotto shock, ma tutto sommato stava bene e ha parlato al telefono con il fratello.

Il motore di una delle auto schizzato via

I SOCCORSI – La prima a soccorrere il dottor Valerio Cicconi è stata un’infermiera che lavora all’Istituto Bergalucci di Offida. Abita poco distante dal luogo dell’incidente ed è stata lei la prima a rendersi conto che non c’era ormai più nulla da fare. Poi sono arrivati medici e infermieri del 118 che hanno constatato il decesso di Cicconi, al quale non sono stati sufficienti l’apertura degli airbag e la cintura di sicurezza. Lo schianto è stato terribile. Quasi un’esplosione considerando che pezzi delle carrozzerie sono volati e finiti a decine di metri di distanza. Contro il muro di cemento, presente in quel tratto della Mezzina, c’era addirittura il motore di una delle due auto e anche la ruota mancante alla Citroen. Non certo il motore visto che l’auto ha proseguito prima di fermarsi dopo alcune centinaia di metri.

La casa dove viveva il dottor Cicconi in via XX Settembre

IL DOLORE – Dopo la “processione” di familiari, amici, colleghi e conoscenti che si sono riversati davanti e dentro l’abitazione dove vive la madre del medico, si attende di conoscere giorno e ora del funerale, che probabilmente verrà celebrato domani mattina, sabato. Il corpo senza vita del dottor Valerio Cicconi è stato pietosamente estratto dai vigili del fuoco e quindi tasferito da un mezzo delle pompe funebri all’obitorio dell’ospedale Mazzoni di Ascoli.

Il sindaco Lucciarini a Bruxelles

IL CORDOGLIO – La tragedia ha sconvolto un’intera comnuità considerando che, oltre al dottor Cicconi, anche le altre due persone coinvolte sono di Offida. Il sindaco Valerio Lucciarini, che in queste ore si trova a Bruxelles per impegni istituzionali, ha appreso la notizia al telefono. E’ rimasto senza parole. “Purtroppo tragici avvenimenti continuano a sconvolgere Offida – ha comunque avuto la forza di dire – la morte del dottor Valerio Cicconi tocca la sensibilità di tutta la comunità perché ci lascia un ragazzo mite, buono, umile e disponibile. Un professionista capace e serio che amava il suo lavoro. Condoglianze sincere a nome di tutti gli offidani ai suoi genitori.” Dolore e sgomento non solo nell’ambiente di lavoro, all’ospedale Mazzoni di Ascoli, ma anche negli ospedali di Fermo e San Benedetto doveva aveva lavorato in passato.

La ruota della Citroen rimasta sul luogo dell’incidente

La Stazione dei Carabinieri di Appignano del Tronto

Tragedia sulla Mezzina Si schiantano tre auto: muore Valerio Cicconi medico dell’Ospedale “Mazzoni”

 


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