di Claudio Romanucci
Mercato, infortunati e contratti. Il direttore sportivo dell’Ascoli, Antonio Tesoro, parla a 360 gradi in sede prima della presentazione dei tre nuovi Andreoni, Milinkovic-Savic e Iniguez. «Il mercato di gennaio è diverso da quello estivo dove i giocatori che si muovono sono tendenzialmente quelli che non hanno fatto benissimo. Con il mister avevamo convenuto che servivano miglioramenti in porta e in attacco, una seconda punta di qualità. Avevamo individuato Ciciretti. Grandi movimenti non ce ne sono stati, qualcuno ci ha cercato Brosco e Cavion mentre per Ninkovic ci sono stati offerti 3 milioni da una squadra di A, ma non ci siamo seduti a trattare».
Si resta in attesa per l’arrivo di De Luca. «E’ un attaccante che abbiamo trattato a inizio mercato – conferma Tesoro – ha i movimenti dell’attaccante centrale. Alle ore 18 del 31 gennaio c’era stato un riavvicinamento con l’Entella, alle 19,20 ero già fuori dall’hotel. L’Entella doveva ricevere il transfer dal Cluj e depositare il contratto. L’errore non è stato quello dei tempi, ma formale perchè il deposito è avvenuto alla Lega di C e non a quella di B. Ora stanno promuovendo un ricorso per far risaltare questo aspetto. Paradossalmente De Luca non può giocare nemmeno con loro perché hanno la lista chiusa, ma si lederebbe l’interesse del ragazzo. Non sono troppo negativo sull’esito, ma non ho nemmeno eccessive speranze».
Sul centrocampista Paulo Henrique Rolim de Genova Paulinho, detto Paulinho, Tesoro spiega che «l’acquisto non è stato concluso per una questione contrattuale che lo lega al San Paolo (Serie A brasiliana, ndr). Lo prenderemo dal prossimo anno, cioè a luglio, ora lo terremo con noi, si allenerà con la prima squadra».
Poi la questione dell’infortunio di Ardemagni. La spiegazione è chiara: «Lunedì torna ad Ascoli dopo un periodo di terapie. Si è infortunato col Brescia a dicembre, forse per un eccesso di generosità volle giocare. Noi non siamo stati decisi nella decisione di fermarlo e durante il primo tempo col Brescia ha acuito il danno rimediando un profondo strappo muscolare con una prognosi definitiva di due mesi. Contiamo di riaverlo tra le gare di Foggia e Carpi, impensabile con la Salernitana».
Sul mercato in uscita, Tesoro ha detto che c’era stata a gennaio «una possibilità concreta per Ganz alla Reggina in C, e l’interesse del Carpi che è andato alla lunga fino a che ha preso Cissè. Ci ho creduto relativamente, non c’è stato alcun rifiuto da parte del ragazzo. Ngombo è stato cercato da formazioni rumene e polacche, vediamo se ci ripenserà, certo che in attacco sono in tanti. Rimpianti? Oltre ai sogni impossibili, c’erano non solo questioni economiche ma anche di categoria. Ciciretti poteva andare al Galatasaray ma ha sposato i nostri interessi. La questione dei rinnovi contrattuali sarà affrontata adesso. Ho già parlato con Addae e sono pronto a incontrare il suo procuratore».
Per chiudere, la questione portiere: «Avevamo in mente Fulignati e Milinkovic-Savic fin dall’inizio, li abbiamo trattati in maniera parallela. Eravamo orientati allo scambio avendo in carico quattro portieri. L’Empoli inizialmente era contrario a farlo con Perucchini. Nel momento in cui non c’era la convergenza con Fulignati, siamo andati su Milinkovic-Savic, ma poi sono sopraggiunti problemi di carattere economico. L’Empoli si è poi rifatto avanti per lo scambio definitivo. Arrivato Fulignati, si è sottoposto alle visite mediche, ha fatto due allenamenti e al secondo ha accusato un fastidio alla schiena, c’è stata una prognosi di quindici giorni. Lanni si trascina dallo scorso gennaio una serie di problemi fisici su cui non c’è una diagnosi specifica. Serviva quindi avere un portiere pronto. Allora, chiedendo la disponibilità a Fulignati che era già nostro, si è riaperta la possibilità con Torino e la Spal per Milinkovic-Savic e alla fine abbiamo scambiato i prestiti».
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