La libreria Prosperi va in trasferta nella yurta, in compagnia dello scrittore/sceneggiatore Pietro Albì. Niente male, per una gita fuori porta. L’appuntamento è per domenica 17 febbraio all’Aula Verde di Castel Trosino (ore 10,30), per un evento organizzato insieme a “Bimbi del Bosco”. Proprio ai più piccoli (e ai loro accompagnatori) sarà infatti dedicato il laboratorio di scrittura condotto da Albì, che nel pomeriggio presenterà il suo primo romanzo “Farfariel – Il libro di Micù”, con le letture di Francesca Casolani, gli interventi musicali di Guido Ianni e i ritratti estemporanei di Stefano Tamburrini.
La storia. Canzano (Teramo), 1938: Micù è un bambino di dieci anni, nato in una famiglia rurale abruzzese e rimasto zoppo a causa della poliomielite. Diverso dagli altri bambini, Micù cerca di crescere e trovare il suo posto in un ambiente ostile, che fatica a comprendere la sua condizione. “Farfariel” è un romanzo corale narrato da due voci: quella principale dell’autore, modulata su più registri, anche orrorifici, capace di intrecciare italiano, dialetto e inglese e quella secondaria e dispettosa del diavolo Farfariel che, con aggiunte, cancellature e chiose, interviene comicamente durante tutta la narrazione. Prende così forma un romanzo denso di memorie, personaggi e misteri.
Pietro Albì, pseudonimo di Pietro Albino Di Pasquale, in carriera ha collaborato a cortometraggi, documentari e lungometraggi come “L’uomo Fiammifero”, “Intro Paradiso” e “Mozzarella Stories”.
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