Emergono nuovi retroscena dopo il caso sollevato da Cronache Picene sulle prescrizioni delle medicine mutuabili limitate, in base ad un “invito” dei dirigenti dell’Area Vasta 5, per il mese di dicembre, ad una sola confezione in modo da far rientrare la spesa nel conto 2017 senza intaccare il 2018 non prescrivendo la seconda scatola. Ma si sa che molte confezioni contengono, ad esempio, 28 pasticche mentre il mese di dicembre, come noto, ha 31 giorni. Che cosa succede per le cure nei giorni del 29, 30 e 31? Semplice, i pazienti dovranno mettere mano al portafoglio ed acquistare di tasca propria una scatola supplementare di medicine.
Considerando 28 pasticche a confezione, infatti, per coprire un anno servono 13 scatole e non 12. Si tratta, in parallelo, dello stesso caso delle bollette delle compagnie telefoniche o di Sky emesse ogni 28 giorni: alla fine della fiera le fatture sono 13 e non 12. In questo caso, tuttavia, è arrivato lo stop dal governo. Nel caso delle medicine invece chi interverrà? Conferma piena anche per la stretta sulla mutabilità di farmaci fino a qualche mese fa ottenibili gratuitamente previa ricetta medica. E’ il caso di alcuni farmaci cortisonici per l’aerosol come l’Aircot usato anche per il raffreddore dei bambini. E così per le famiglie il conto è presto fatto: 15,30 euro al posto di zero.
Medicine, prescrizioni solo per dicembre “Invito” dell’Area Vasta 5 ai medici
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