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Stadio “Del Duca”, il Comune
cerca un gestore per i prossimi 5 anni
In “palio” anche i nuovi locali
sotto la tribuna est

ASCOLI - Le domande dovranno pervenire all'Arengo entro il 26 febbraio. Previsto un canone annuo di 120.000 euro. Al concessionario tutti gli oneri della manutenzione straordinaria tra cui l'acquisto di 5.000 seggiolini
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Lo stadio del Duca (Foto Andrea Vagnoni)

di Renato Pierantozzi

E’ stato pubblicato sull’albo pretorio on line del Comune di Ascoli l’avviso esplorativo per la gestione quinquennale dello stadio “Del Duca” in vista della scadenza (a giugno) dell’attuale accordo con l’Ascoli Calcio. La scadenza è fissata per il 26 febbraio alle ore 12. Per il futuro gestore sono previsti “oneri e onori”. Innanzitutto è previsto un canone annuo di 120.000 euro, pari quindi a 10.000 euro al mese. Se l’impianto sarà gestito da un soggetto diverso dall’Ascoli Calcio, inoltre, il concessionario dovrà anticipare al Comune 17 mensilità (pari a 170.000 euro) per consentire al Comune di acquisire la proprietà della copertura della tribuna ovest realizzata e pagata dalla società bianconera.

Se invece sarà il Picchio a gestire lo stadio, la somma in questione sarà scorporato dal canone dovuto all’Arengo. Tra gli oneri a carico del futuro gestore ci sono anche numerose spese di manutenzione straordinaria. Si va dall’acquisto di 5.000 seggiolini alle schede di rete dei fornelli non funzionanti all’adeguamento dell’impianto di illuminazione, acquisito impianto fonica, ristrutturazione degli spogliatoi e tunnel ingresso in campo. E ancora: lavori alla sala Gos (forze dell’ordine), sistemazione/integrazione impianto videosorveglianza, acquisto gruppo elettrogeno, sostituzione caldaia…

In cambio il gestore potrà avere a disposizione (quando saranno finiti….) i locali al grezzo sotto la tribuna est, la pubblicità (acustica e visiva) esterna ed interna allo stadio, il parcheggio da 100-150 posti, i bar interni allo stadio, l’area accoglienza, tribune e sale stampa ed altro. Se ad ad aggiudicarsi il bando non sarà la società bianconera, il concessionario dovrà comunque “assicurare la proprietà (anche attraverso acquisizione) di una società calcistica con sede nella città di Ascoli Piceno che garantisca lo svolgimento di partite di calcio di campionati professionisti nell’impianto”


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