facebook rss

Da sito chiuso a “fabbrica di imprenditori”:
l’ex Haemonetics torna a vivere
grazie alla Restart di Faraotti

ASCOLI - Disco verde dalla giunta comunale alla proposta dei privati di anticipare i tempi relativi alla costituzione del polo scientifico e tecnologico inizialmente previsto all'interno dell'ex area Carbon
...

Da sinistra Guido Castelli, Battista Faraotti, Franco Gaspari e Bruno Bucciarelli (Foto Perozzi)

Disco verde della giunta comunale alla realizzazione del polo tecnologico all’ex stabilimento Haemonetics. L’esecutivo guidato dal sindaco Guido Castelli, nell’ambito della procedura per la riqualificazione dell’area Sgl Carbon, ha formalmente deliberato nella giornata di lunedì di anticipare la realizzazione del polo tecnologico-culturale attraverso la acquisizione di un immobile esterno al perimetro del complesso industriale dismesso messo a disposizione del partner privato. Era stata la stessa società Restart, su impulso dell’imprenditore Battista Faraotti, a proporre all’Amministrazione comunale la cessione di un bene immobile sito nella zona industriale già disponibile e in grado di poter ospitare da subito le attività che saranno sviluppate all’interno del Polo.
«Alla luce della profonda crisi del sistema produttivo locale – ha dichiarato il sindaco Castelli – e considerata la necessità di porre in essere, da subito, azioni che abbiano la capacità di favorire la crescita professionale e la creazione di nuove iniziative imprenditoriali abbiamo deciso di attivare da subito quello che abbiamo chiamato il polo per l’imprenditorialità».

L’ex stabilimento Haemonetics (Foto Andrea Vagnoni)

«In seguito alla approvazione del Pru -aggiunge l’assessore all’urbanistica Luigi Lattanzi–  si erano avviate una serie di interlocuzioni tecniche finalizzate alla definizione degli atti necessari per la stipula della convenzione attuativa. Nel corso di tali incontri sono emerse specifiche riflessioni riferite nello specifico a quanto contenuto nell’articolo 3 della convenzione che prevede la facoltà in capo alla parte privata di proporre il trasferimento di un bene esterno all’area Carbon dove collocare il polo scientifico e tecnologico senza attendere la bonifica del sito principale. La Restart ha inteso usufruire di questa facoltà e noi lo abbiamo accettato».

«Il “polo per l’imprenditorialità” -ha concluso Castelli –  potrà inserirsi all’interno di una cornice normativa e concettuale nazionale ed europea, che vede l’educazione all’imprenditorialità, nelle scuole e nelle università, come una leva strategica per promuovere il dinamismo delle economie e che contribuisce a rendere i giovani più proattivi nel loro lavoro all’interno di organizzazioni pubbliche e private. Molte le linee di azione ipotizzate per lo sviluppo di una iniziativa che verrà gestita da una Fondazione dedicata alla formazione di nuovi imprenditori. In particolare, ma non solo, si intende diffondere la cultura d’impresa all’interno degli istituti scolastici (studenti delle scuole medie – superiori – università); realizzare un campus per attrarre nel territorio talenti e “sognatori” anche da aree esterne al territorio locale; realizzare una “fabbrica di imprenditori” che abbia la funzione di supportare e “accompagnare” lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X