Torna nel suo spogliatoio a fine gara e trova una sgradita sorpresa: il giubbino sotto la doccia e gli abiti nel water. A quel punto, dopo la doccia, non gli è rimasto che tornare a casa con addosso una tuta e una maglietta fornitegli dalla squadra di casa. Protagonista di questa disavventura è l’arbitro Stefano Cocci della sezione di Ascoli il quale aveva appena finito di dirigere la partita Montemilone Pollenza-Fiuminata, valida per il girone C del campionato di calcio dilettanti di Prima Categoria. Per la cronaca, la partita è finita 2-0 per la squadra di casa.
Ma l’arbitro ascolano non aveva chiuso a chiave il suo spogliatoio dopo l’intervallo, quando è tornato in campo per dirigere il secondo tempo. Il dirigente addetto all’arbitro, che stava seguendo la partita, non ha notato nulla di strano. Si è solo accorto, durante lo svolgimento della ripresa, che dell’acqua stava uscendo da sotto la porta dello spogliatoio dell’arbitro, ed è quindi entrato dentro. Una volta preso atto di quanto accaduto, ha chiuso l’acqua ed ha atteso il termine della partita per avvertire l’arbitro.
L’unica certezza è che l’accesso al campo di gioco, e quindi agli spogliatoi (rispetto al settore riservato al pubblico) era chiuso, e che quindi nessuna persona (diversa da quelle iscritte sulla distinta ufficiale di gara) può aver compiuto la “bravata”. Una volta rientrato nello spogliatoio, l’arbitro ha trovato il proprio giubbino sotto la doccia e gli abiti infilati addirittura nel water, completamente bagnati e… forse anche altro. La società del Montemilone Pollenza ha presentato denuncia contro ignoti.
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