di Simone Corradetti
“L’Infante” è una raccolta di trenta poesie, scritte da Francesco Casagrande, trentenne di San Benedetto di origini offidane. Il giovane autore, nella sua prima uscita pubblica, ha deciso di trattare tematiche inerenti la natura umana, gli animali e le tradizioni storiche che vanno dalla zona costiera alla montagna. Tra le poesie più suggestive, “Crinale di calanchi” e “Bove finto”. Alla presentazione, ospitata nella biblioteca comunale di Cupra Marittima, c’è anche l’assessore Mario Pulcini.
«Ho accolto subito con grande piacere – dice Pulcini – la prima raccolta di Francesco, un ragazzo sempre attivo a Cupra, che conosco da anni. Gli auguro una brillante carriera come scrittore, visto che le basi ci sono e ha sempre dimostrato di essere una persona sensibile alle attività che si svolgono sul territorio riuscendo sempre a trasmettere quello che ci rappresenta con immagini interessanti e con le sue idee. Ormai lo riteniamo un cuprense acquisito, visto che appartiene anche al gruppo giovanile Artocria».
Dopo l’assessore, interviene l’architetto Daniele Paolini, insegnante di San Benedetto. «Le poesie di Francesco Casagrande abitano misteriosamente nelle parole che le compongono, come anime dentro i corpi. Le loro rime – dice Paolini – sanno toccare con naturalezza le corde dei cuori sensibili, facendoli vibrare, con armonie antiche e stranamente familiari».
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