E chi l’avrebbe mai detto. Uno pensa al cane, agli scimpanzé, finanche all’elefante o al maiale. E invece ecco che sbuca fuori il polpo. Non solo ottimo da mangiare, ma animale dall’intelligenza sopraffina. Chi non ci crede, più che recarsi in pescheria, può ben dirigersi verso la libreria Rinascita, dove il 22 febbraio dalle ore 17 si terrà un incontro divulgativo a cura del professor Alessandro Poli. Al centro del dibattere, l’intelligenza del animali, con focus d’eccezione proprio sull’amico polpo.
Poli ha scritto diversi libri sulla “Fisiologia degli animali“, tra cui uno su quelli marini scritto con Elena Fabbri. Di questi si parlerà alla Rinascita, spiegando come il pesce coi tentacoli sia uno dei più virtuosi per diversi aspetti: dall’elevato grado di adattamento all’ambiente al sofisticato sistema di mimetismo fino alle braccia prensili rivestite di ventose in grado di aderire a qualsiasi oggetto. Ma, soprattutto, al complesso cervello che fa del polpo il più intelligente tra gli invertebrati con elevate capacità di apprendimento, in grado di distinguere gli oggetti in base alle dimensioni e alla forma, di orientarsi e imparare ad eseguire nuove manovre semplicemente osservando il comportamento di un suo conspecifico come, per esempio, togliere il tappo da una bottiglia o svitare il coperchio di un barattolo per prendere un granchio che c’è dentro.
Chi si ricorda del mitico polpo Paul, che durante i Mondiali di Calcio del 2010 divenne una star internazionale per via delle previsioni indovinate relativamente ai match della nazionale di Germania? Lui, oltre che intelligente, era anche oltremodo fortunato.
Lu. Ca.
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