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«Mascherine non conformi
costate 51.000 euro»
“Ascolto & Partecipazione”
lancia accuse al sindaco

ASCOLI - Dura nota firmata da Massimiliano Catani: «La macchina propagandistica del sindaco è a pieno regime». Contestate anche l'illuminazione di Palazzo dei Capitani e del Cristo Redentore. «Il degrado è in costante aumento, interi quartieri sono all’abbandono come abbandonate sono le frazioni»
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La lista Ascolto e Partecipazione al completo

Consegna delle mascherine ai cittadini di Ascoli con una spesa di oltre 50.000 euro, video con i droni e anche la distribuzione delle palme benedette. “Ascolto & Partecipazione”, con Massimiliano Catani, mette sotto la lente d’ingrandimento l’operato del sindaco e lancia pesanti critiche.

«In questi giorni la macchina propagandistica del sindaco Marco Fioravanti – afferma la lista di opposizione – è a pieno regime tanto da farci pensare che questo maledetto Covid-19 sia stato, per lui, una vera manna dal cielo. Da quando si è insediato, l’11 giugno del 2019, la città continua a segnare il passo.

La situazione che si sta vivendo in questo periodo è drammatica: l’isolamento a cui il Covid-19 ci ha costretti sta comprimendo l’economia in modo spaventoso.

Piccole attività commerciali rischiano il collasso, molte rischiano di chiudere i battenti mentre molti altri lavoratori dipendenti sono stati costretti a vedere abbattuti gli stipendi a causa della chiusura delle aziende che sono ricorse alla Cassa Integrazione».

La benedizione delle palme al tempo del Coronavirus del vescovo Giovanni D’Ercole con il sindaco Fioravanti

«Tralasceremo qui i costi vivi dell’operazione “ulivo benedetto” che non possiamo quantificare visto che non risulta nessuna determina a tal proposito.
In pieno allarme sanitario e sociale, quando il pensiero di un sindaco e dei suoi collaboratori dovrebbe concentrarsi sulle criticità cittadine, ecco che prendono forma invece altre azioni di mera propaganda come l’idea di illuminare il Palazzo dei Capitani con il Tricolore senza che nessuno possa compiacersene a causa delle restrizioni sanitarie che erano e sono in corso.

Questa inutile scenografia, ad uso e consumo dei soli droni pubblicitari di Marco Fioravanti, ci è costata 8.000 euro attinti dal Fondo di Riserva».
«Ma non basta ancora», afferma sempre Massimiliano Catani.

«Poco prima dell’inizio della Fase 2 – aggiunge Catani – il sindaco Marco Fioravanti si inventa un altro spot pubblicitario: consegnare a ciascuna famiglia 2 mascherine da passeggio non conformi. L’amministrazione comunale acquista delle mascherine per un importo pari a 40.260 euro dalla Elit Manifatture di Monteprandone e contestualmente ordina le buste per contenerle ricorrendo ad un’altra spesa, di 1.387 euro per buste e relativo adesivo di chiusura della Arianna Print srls. E ancora. Per quanto concerne invece la stampa delle buste e della lettera si fa fede alla spesa di 1.537,20 euro.

In soli 18 giorni il sindaco Fioravanti, dunque, ha speso ben 51.184,20 euro che potevano essere impiegati in maniera più oculata a sostegno delle molte criticità riscontrate in città.

Non possiamo poi dimenticare, a questo punto, che verso metà aprile il sindaco ha ricevuto in regalo da Christian Zippi e sua Moglie Julia Wen 20.000 mascherine e che altre 2.000 sono state acquistate e regalate al Comune di Ascoli da Mia Chen e Wendi N.G.

Anche in questo caso ci farebbe piacere sapere che fine hanno fatto.

Il sindaco Marco Fioravanti consegna le mascherine

Sono quelle regalate ai supermercati?

E, se si, visto che non tutti le hanno ricevute, a chi sono state consegnate e con quale criterio?

Altre poi sono le domande da porsi come per esempio: la ditta che ha realizzato il video con i droni di Ascoli al tempo del Covid, visibile sulla pagina Facebook dove è citato il sindaco Fioravanti, lo ha fatto in via gratuita oppure esiste un contratto con il Comune?

L’illuminazione con il Tricolore del Cristo Redentore chi l’ha fatta? E con quali soldi?

Per rispondere a queste domande, un comune cittadino ha a disposizione l’Albo Pretorio on-line ma, pur essendo uno strumento in grado di contenere e mantenere visibili gli atti per sempre, i documenti vengono cancellati dopo tre mesi obbligando il cittadino ad una richiesta di copia cartacea la cui difficoltà lascio immaginare al lettore».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 commento

  1. 1
    Stefano Farina il 6 Maggio 2020 alle 22:53

    Che significa “non conformi”?

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